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giovedì 23 dicembre 2010

LITANIE DELL’UMILTÀ


O Gesù! mite ed umile di cuore! Esauditemi.

icona_natale_2010

Dal desiderio di essere stimato

Liberatemi, Gesù.

Dal desiderio di essere amato

Liberatemi, Gesù.

Dal desiderio di essere esaltato

Liberatemi, Gesù.

Dal desiderio di essere onorato

Liberatemi, Gesù.

Dal desiderio di essere lodato

Liberatemi, Gesù.

Dal desiderio di essere preferito agli altri

Liberatemi, Gesù.

Dal desiderio di essere consultato

Liberatemi, Gesù.

Dal desiderio di essere approvato

Liberatemi, Gesù.

(Card. Rafael Merry del Val)


“E il Verbo si fece carne

e venne ad abitare in mezzo a noi;

e noi abbiamo contemplato la sua gloria,

gloria come del Figlio unigenito

che viene dal Padre,

pieno di grazia e di verità.”

http://www.cancelloedarnonenews.com/wp-content/uploads/2009/12/gesu_bambino_animato.gif(Gv 1,14)


La tenerezza

e la tenacia di Dio

sono la nostra festa!!!

Buon Natale!

Don Paolo

Per chi ha tempo di leggere:




“Vi annuncio una grande gioia,

che sarà di tutto il popolo” (Lc 1,10)

Carissimi fratelli e sorelle

giotto2m con immensa gioia prego con voi in questo santo giorno. Il Natale ci ricorda che la storia dell’uomo è stata divisa dalla decisione di Dio di farsi vedere e di svelare il suo amore. Nella nascita di Gesù noi possiamo contemplare l’amore che Dio ha da sempre per noi, possiamo guardare il nostro mondo di fronte alla notizia meravigliosa che Dio ci è vicino.

La preparazione del tempo di Avvento ci ha regalato tanti bei momenti (liturgici, spirituali, di festa e di incontro) nei quali abbiamo potuto condividere l’attesa, la preparazione e l’arrivo delle feste e del Festeggiato. Ho riscoperto che la dimensione dell’attesa, nella nostra vita, ci svela l’aspetto più bello e più vero della vita stessa.

Incontrandovi, nelle vostre case durante le benedizioni, nei momenti insieme, nella S. Messa della domenica, mi è giunto molto forte il vostro attaccamento alla vita dei vostri cari, delle persone che amate e, perché no, dei figli degli altri, dei vicini, dei poveri, degli ammalati, degli amici.

Non condivido per niente lo sguardo pessimista che in molti cercano di farci vedere e credere come il più reale. Trovo che i messaggi dei mezzi di comunicazione sono molto forti, ma sono dispersi nel tentativo di dare risposte umane a domande troppo grandi. L’arrivo del Natale è la risposta di Dio a tutte le nostre domande. Il Natale è la preziosa mano di Dio che decide di accarezzarci. Mano tenace, forte, del guerriero che ci difende, ma allo stesso tempo mano che ci accarezza e che ci accompagna nelle nostre notti insonni o sognanti. Il piccolo bambino è allo stesso tempo tutta la potenza di Dio e l’infinita tenerezza del Padre.

La nostra poca fede, troppo spesso, ci porta su sentieri che non ci permettono di vedere Dio e, allo stesso tempo, ci impediscono di vedere noi stessi e gli altri. La piccolezza del bambino Gesù è invece la quiete che ci permette di sederci, di guardare ciò che ci succede intorno, di vedere Dio, e di trovare il coraggio per guardare in noi stessi.

Ecco dunque la salvezza: guardare in noi stessi e lasciar entrare lo Spirito, come ha fatto Maria! A Natale facciamo festa perché Maria, e una serie interminabile di persone, ci hanno testimoniato la presenza di Dio, che è la novità più grande che possiamo sperare. La nostra unica vera speranza. Lo Spirito di Gesù, come in una interminabile annunciazione, chiede posto dentro di noi per restituirci la nostra dignità di figli. Nel piccolo figlio di Dio noi vediamo noi stessi, come in uno specchio. Ci specchiamo e ci scopriamo con il desiderio di felicità, di candore, di generosità e di giustizia.

Prego con voi davanti al presepe e chiedo due doni a Gesù bambino: intensificare la comunione e la collaborazione tra noi, e imparare, come ha fatto Gesù, a dare il meglio di noi stessi sempre, in ogni istante della vita. Intensificare la comunione per dar ragione al nostro desiderio di vivere la vita con gli altri, per scoprire con stupore i doni presenti in chi ci vive vicino e per moltiplicare le occasioni di bene e di servizio. Dare il meglio di noi stessi è un’esigenza che sgorga dalla gioia di vivere. Non possiamo accontentarci di fare il compitino, di tirare a campare, di accettare compromessi, di vendere i nostri ideali e la nostra libertà; chiedo al Signore di fare di ogni cristiano un discepolo che con Gesù nel cuore vive nella pace e nel tormento di fronte all’ingiustizia. Mi piace vivere così, mi piace essere cristiano oggi più che mai e, guardandomi intorno, vedo che senza Dio tutto perde il senso e la bellezza.

Ringrazio il Signore per la società che ci ha regalato. Ringrazio anche tutti coloro che per la libertà e la giustizia hanno dato la vita. Di fronte all’esigenza di dare dignità a tutti, sento un forte desiderio (come la Chiesa intera vivrà nei prossimi dieci anni) di impegnarmi ad educare secondo il cuore di Dio. Confido che ogni realtà sociale (a partire dalla scuola e dalla politica) siano i motori principali attraverso i quali far crescere il popolo che Dio ha creato e salvato. Siamo forse alla deriva sociale e morale: non sappiamo più cosa significa amare, non crediamo quasi più nel grande amore che dura per sempre. Proprio per questo prego e mi impegno per incoraggiare ognuno di noi affinché si faccia carico delle proprie responsabilità e risponda con coraggio alla decisione di Dio di venire in mezzo a noi. Gesù si fida di noi e nasce in mezzo a noi; noi cristiani non possiamo far finta di niente! La tenerezza e la tenacia di Dio infiammano il cuore e nella notte tengono la luce accesa, piccola ma sufficiente. Il Bambino nasce, cresce in mezzo a noi e ci invita a fare come lui. Gesù, che conosce bene la vita di Dio, è venuto per attirarci verso la pace e la felicità. La semplicità del bambino è la mano tesa a nostro favore.

giotto1m

Grazie Signore Gesù perché hai scelto di vivere in mezzo a noi e per noi. La tua Parola è chiara e profonda: medica le nostre ferite e illumina il cammino. Aiutami a vedere che la croce, anche se grande, la sollevi tu per tutti noi. Donaci di essere cristiani e di non fermarci al “fare le cose dei cristiani”. Entra Gesù nel mio cuore e cambia la mia vita. Aiutami ad amarti con tutto me stesso affinché porti frutti di giustizia, di verità e di amore gratuito.

Tanti auguri a tutti voi, affinché il Natale del Signore vi doni tanta pace e speranza.


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