Oggi assunto a simbolo di tutte le arti marziali, venne adottato dai
samurai quale emblema di appartenenza alla propria classe.
Nell'iconografia classica del guerriero il ciliegio rappresenta
insieme la bellezza e la caducità della vita: esso, durante la
fioritura, mostra uno spettacolo incantevole nel quale il samurai vedeva
riflessa la grandiosità della propria figura avvolta
nell'armatura, ma è sufficiente un improvviso temporale perché tutti
i fiori cadano a terra, proprio come il samurai può cadere per un colpo
di spada infertogli dal nemico. Il guerriero, abituato
a pensare alla morte in battaglia non come un fatto negativo ma come
l'unica maniera onorevole di andarsene, rifletté nel fiore di ciliegio
questa filosofia. Un antico verso ancora oggi ricordato
è "hana wa sakuragi, hito wa bushi" (花は桜木人は武士) che tradotto
significa "tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero" - (Come
il fiore del ciliegio è il migliore tra i fiori, così, il
guerriero è il migliore tra gli uomini).
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