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martedì 22 gennaio 2013

Bushido e Samurai

trascrizione in kanji di bushido

Il Bushido  letteralmente «la via del guerriero» è un codice di condotta e un modo di vita Questo codice, sebbene risalga al 660 a.c., venne citato per la prima volta nel Kōyō Gunkan (1616) e messo organicamente per iscritto in seguito da Tsuramoto Tashiro, che raccolse le regole del monaco-samurai Yamamoto Tsunetomo (1659 – 1719) nel noto testo Hagakure.
Ispirato alle dottrine del buddhismo e del confucianesimo adattate alla casta dei guerrieri, il Bushido esigeva il rispetto dei valori di onestà, lealtà, giustizia, pietà, dovere e onore, i quali dovevano essere perseguiti fino alla morte. Il venir meno a questi princìpi causava il disonore del guerriero, che espiava la propria colpa commettendo il seppuku, il suicidio rituale.
Il Bushido si fonda su sette concetti fondamentali, ai quali il samurai deve scrupolosamente attenersi:Rettitudine ( gi)Coraggio (勇氣 yūki)Benevolenza ( jin)Rispetto ( rei)Onestà ( makoto)Onore (名誉 meiyo)Lealtà (忠義 chūgi)

trascrizione in kanji di Samurai 


I samurai seguivano un preciso codice d'onore, chiamato Bushidō (via del guerriero), la più famosa opera che lo sintetizza è l'Hagakure di Yamamoto Tsunetomo (1659-1721). Non bisogna però ritenere che il Bushido praticato nelle diverse epoche in cui vissero i samurai fosse sempre attinente ad un medesimo codice d'onore, privo di modifiche o di differenze. Per esempio l'Hagakure è sostanzialmente diverso e confliggente in molte parti con un'altra celebre opera sul Bushido, scritta poche decine di anni prima, il "Libro dei cinque anelli" di Miyamoto Musashi. Infatti il concetto di onore dell'Hagakure è basato sull'accettazione della morte e sull'obbedienza cieca al proprio signore, mentre Musashi lo lega alla ricerca dell'auto perfezionamento, e alla completezza culturale e filosofica. Si noti che Musashi non era un "vero" samurai ma un bushi, rifiutandosi per tutta la vita di prestare servizio ad un signore giurandogli fedeltà, rimanendo sempre indipendente; una pratica normale nel XV e XVI secolo, ma eccentrica nel XVII, e considerata con sospetto negli ambienti culturali affini a quelli in cui fu redatto l'Hagakure. Inoltre Musashi si interessò pochissimo dell'onore formale e l'etichetta, concentrandosi soprattutto sull'onore sostanziale e personale. Il samurai Miyamoto Musashi.
L'Hagakure è un libro scritto, in un'epoca di pace, per creare un samurai perfetto, a partire dal suo obbligo di servire il proprio padrone e il suo onore, con la propria spada e con la propria vita, il Libro dei cinque anelli, al contrario, punta a creare un perfetto samurai facendolo divenire un uomo completo o il più possibile completo, ed inoltre pone molto l'accento sulla spiritualità buddista zen (e marginalmente sul buddismo esoterico colto) ed alla preparazione filosofica, puntando a fare del suo samurai perfetto anche un uomo "buono" secondo i principi del buddismo giapponese. Si noti che il Libro dei cinque anelli fu scritto appena dopo la pacificazione del Giappone, da un simpatizzante per la fazione sconfitta, e quindi è molto meno "teorico" e molto più pragmatico e figlio di combattimenti reali e non dispute sull'onore. Forse non è un caso se l'Hagakure divenne un libro importantissimo per il nazionalismo e il fascismo giapponese (che comunque lo utilizzarono snaturandolo) che lo resero una lettura quasi obbligatoria all'interno dei loro circoli, mentre il Libro dei cinque anelli conobbe una grande fortuna anche al di fuori del Giappone, in ambiti culturali differenti.
 
 Fiori di ciliegio

Oggi assunto a simbolo di tutte le arti marziali, venne adottato dai samurai quale emblema di appartenenza alla propria classe. Nell'iconografia classica del guerriero il ciliegio rappresenta insieme la bellezza e la caducità della vita: esso, durante la fioritura, mostra uno spettacolo incantevole nel quale il samurai vedeva riflessa la grandiosità della propria figura avvolta nell'armatura, ma è sufficiente un improvviso temporale perché tutti i fiori cadano a terra, proprio come il samurai può cadere per un colpo di spada infertogli dal nemico. Il guerriero, abituato a pensare alla morte in battaglia non come un fatto negativo ma come l'unica maniera onorevole di andarsene, rifletté nel fiore di ciliegio questa filosofia. Un antico verso ancora oggi ricordato è "hana wa sakuragi, hito wa bushi" (花は桜木人は武士) che tradotto significa "tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero" - (Come il fiore del ciliegio è il migliore tra i fiori, così, il guerriero è il migliore tra gli uomini). Il sakura era venerato.
testi e foto tratti da Wikipedia

 Quindi si può affermare che: il Katori Shinto Ryu sia l'arte marziale più bella del mondo  ^_^

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