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martedì 21 gennaio 2014

La soddisfazione di un insegnante

Quando ti accorgi che ciò che hai tentato di trasmettere ha raggiunto il suo scopo?
Quando a distanza di tempo un tuo allievo ti chiama per dirti "ho superato il mio primo esame ed è stato anche merito tuo, , grazie" al di là di sterili polemiche ( o invidie) la mia soddisfazione è stata enorme mi ha ripagato di tutto e nonostante la mia scarsa esperienza, ho donato qualcosa in "shin den shin"
Grazie mi hai reso orgoglioso anche tu devi esserlo di te stesso imparando a vedere sempre al di là delle cose comprendendo la vera essenza
Anche io , insieme a te,  ho imparato .

Un maestro può solo dare delle nozioni al suo discepolo, esporgli la sua opinione. Ma io solo sono capace di riconoscere la Verità, di integrarla. L'integrazione di sé stessi rimane sempre il nucleo centrale. La trasmissione avviene unicamente da cuore a cuore (I shin den shin) ed è aldilà della dottrina e dell'erudizione. Ogni insegnamento si limita ad indicare, orientare verso ciò che già esiste in sé stessi, senza saperlo. Non vi è dunque un segreto che il Maestro possa "trasmettere" al discepolo: è facile insegnare, è facile ascoltare; il difficile è prendere coscienza di ciò che esiste già in sé, trovarlo e prenderne realmente possesso”.

Un giorno un'immensa folla di persone si radunòper ascoltare gli insegnamenti di Shakyamuni, il Buddha. Il Buddha non disse una parola,prese un fiore e lo tenne davanti a sè. Solo il discepolo Kasyapa comprese l'essenza di quel gesto.Avvenne così la prima trasmissione di un insegnamento senza parole, da maestro a discepolo, da mente a mente.I shin den shin

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